• Monica Carocci

Durata
17 maggio - 19 giugno 1999

Altre mostre

Monica Carocci presenta una serie di lavori inediti, fotografie in bianco e nero, di grandi dimensioni, montate su alluminio.
Sono soggetti in cui si ritrovano visioni consuete ma non immediatamente riconoscibili con sicurezza. Le opere di Monica Carocci sono, infatti, molto lontane dalla pretesa oggettività della fotografia. I contorni non sono definiti, i luoghi sono incerti, senza fisionomia netta. Lo spazio, scandito in orizzontale e verticale, è animato dagli interventi che l’artista opera sulla pellicola del negativo e sulla carta di una prima stampa in dimensioni ridotte, successivamente rifotografata e ristampata ingrandita.

«Cerco di guidare la luce ottenendo immagini personali, le mie fotografie sono le immagini del mio pensiero. Il tempo passato in camera oscura è il tempo passato a inseguirle. Il risultato spesso è casuale, ottengo risultati diversi da quelli di partenza, vado avanti per tentativi ed errori, anche perché io continuo a vedere immagini dopo lo sviluppo del negativo».
Non è quindi la fotografia nella sua perfezione tecnica e formale che interessa Monica Carocci, ma l’immagine ultima, frutto di successive manipolazioni pittoriche - abrasioni, aggiunte, cancellature, variazioni cromatiche -, fissata definitivamente da un ultimo scatto e da un’ ultima stampa in bianco e nero.La fotografia diventa un meccanismo che dissimula, sovrappone, deforma il reale, collocandolo in una dimensione di indeterminazione, di evocazione.

Monica Carocci è nata a Roma nel 1966. Vive e lavora a Torino.